Nel grigiore fetido che aleggia sulla corte di re Silvio, un solo grosso animalaccio bipede, ma anche quadrupede all'occorrenza, sorride, grugnisce gioioso ed accenna languidi passi di tango.
Incredibile, ma è proprio lui, il promotore dell'ignobile legge elettorale da lui stessa chiamata "porcellum", ad essere per questo sulla bocca di tutti.
Il Titanic arcoriando sta velocemente affondando e lui offre la sua scialuppa di salvataggio ai più furbi, che da quelle parti non mancano.
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