Una volta il Padre Nobile di una iniziativa politica veniva accuratamente scelto post mortem e previa rimozione di eventuali scheletri dagli armadi, dopodiché ci si poteva sbizzarrire ad interpretare a proprio piacimento, rivoltandoli come pedalini, i principii fondanti delle sue idee e spacciarle come garanzia della propria proposta politica.
I tempi sono cambiati, l'aspettativa di vita si è noiosamente allungata mentre l'evoluzione della politica si è messa a correre freneticamente, giustificata dal fuoco della crisi che lambisce ormai le sue chiappe e anche i dintorni.
Che fare?
Idea! E se anticipassimo a subito il processo di beatificazione dei padri rincoglioniti e rompicoglioni spostandoli dalla cabina di comando e collocandoli accanto ad una loro lapide in attesa che lui si accomodi sotto di questa?
Detto e fatto, riscontrato il successo del primo esperimento fatto con il padre nobile (rotfl) Bossi de' Trotis, si è avviata la beatificazione di Berlusconi e Di Pietro.
C'est la vie.
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