lunedì 18 aprile 2011

Gaza

Sono tanti e diversi i posti dove ti può portare il cuore: puoi ritrovarti a vivere di musica come di borsa, di volontariato o di rapine, ti può portare all'Olgettina come a Gaza.

A Gaza era arrivato Arrigoni, che di mestiere faceva lo scudo umano, cioè metteva a disposizione di quella gente imprigionata da confini imposti da altri la sua qualifica di cittadino italiano, a cui gli israeliani non potevano sparare.

Si mischiava con i contadini che andavano a lavorare la terra, facendoli indirettamente beneficiare, con la sua presenza, di questa esenzione a loro invece negata.

Non lo hanno ucciso i soldati palestinesi impegnati in una crudele e assurda guerra senza fine, ma tre palestinesi impazziti, forse in cerca di visibilità e di onori, forse novelli scilipoti in un mondo dove si parla con il sangue.

Poi ti capita sott'occhio un giornalaccio diretto dagli "specchiati" Feltri e Belpietro e avverti con orrore che la barbarie è tornata anche fra noi, nella striscia d'Italia berlusconiana.

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