sabato 22 giugno 2013

La senatrice e le lacrime del Beppaccio.

"Dire, fare e baciare": su questo infantile giochetto il prode comico ragioniere ligure ha imbastito la solita battuta da avanspettacolo contro l'attuale presidente del Consiglio.

A sghignazzare sono rimasti lui, crimi e la lombardi.

Guardate invece come ha reagito allo stesso giochetto quando a lui è toccata la penitenza "dire".



domenica 16 giugno 2013

Il latrato del somaro

Lassù, nel profondo sud della Patanìa si è udito un cacofonico urletto di coniglio che, tradotto dall'unico legaiolo che mastichi italiano, suona così: "adesso mi sono incazzato, basta prendermi a pernacchie, sono diventato cattivo e ve ne accorgerete".

Sorridente e soddisfatto della sua esternazione, Maroni, il meschino governatore della Lombardia, si è girato per tornare a casa, ma...


come sempre...

sabato 15 giugno 2013

In fondo in fondo tutti i torti non ce li ha

E nascondono gli scontrini, e si addormentano in aula, e non trovano la strada per il Senato, e si mettono a civettare in TV e adesso vorrebbero anche farsi una republichetta tutta loro... e certo che un attempato saltimbanco incomincia a dare di sclero!

Dài, ragazzi, non fatelo inquietare più di tanto: ha le coronarie mica tanto belle, vè.



venerdì 14 giugno 2013

Beppe, hai perso definitivamente la faccia

Esaltato dai pienoni di piazze e piazzette, in estasi per i risultati elettorali, hai ormai perso il senso della vita.

La quale vita insegna che tu non puoi mandare in prima linea di combattimento dei soldati senza armi e con le scarpe di cartone, non puoi far affrontare parlamentari esperti ed istruiti alla politica da brava gente che si è trovata favorevolmente travolta dal tuo tsunami elettorale, ma che non sanno un cacchio di politica e che si trovano quindi nella disagiata situazione di non capire quale lingua parlino i dirimpettai.

Capisci che non saranno gli altri partiti a doverli circuire, ma saranno i tuoi parlamentari stessi a chiedere asilo politico alle altre forze politiche?

Orsù, smettila di sbraitare cazzate e passa da uno psichiatra bravo prima e da qualche professore di economia politica dopo, tanto per incominciare.

Nel frattempo spera solo che questo nuti non assomigli al non rimpianto crimi.



Mannaggia... arieccoli!

E cosi sembra che sia stato deciso di riesumare forza italia, tanto in un Paese di zombi...

L'impresa sarà diretta dal solito finanziatore nano (ma gigante nel suo mondo di ipernani) ed il consiglio di cupola sarà costituito, secondo le prime indiscrezioni, da capezzolone, santanché e verdini.

Si respira una travolgente aria di nuovo a destra.

Tenere a portata di mano le maschere antigas.



giovedì 13 giugno 2013

Dopo Graziano... Silvio?

Il farneticante nano che ha ammaliato milioni di italiani con lo spaccio fraudolento di Tele-Cannabis sta desolatamente facendo i conti con il suo macabro passato.

Su alcuni giornali appare un'indiscrezione per cui il silviaccio, sentendosi le chiappe surriscaldate durante l'attacco alla Libia, abbia suggerito ai servizi segreti di sparacchiare all'ex compagno di merende e di bungabunga Muhammar.

Anche lo sbilenco larussa ignazio afferma che "era possibile".

Qualcuno ha già informato Putin, che si appresta a ricevere il caro amico di tante olgettinate con il dovuto riguardo.

Silvio si sta informando sul vitto distribuito a Sanvittore: sarà una valutazione dei pro e dei contro con un soggiorno nella dacia di Vladimiro?



mercoledì 12 giugno 2013

I sondaggisti furbi si sono riciclati

Trasformisti e paraculi ormai sputtanati, riscoprono l'antica arte della veggenza.

Sfera di cristallo, fondi di caffé e interiora di gallina o di santanché sono i nuovi strumenti di questa antica scienza.

Anche il nostro derelitto nazionale si è adeguato.




martedì 11 giugno 2013

Avviso ai bagnanti

Si ha notizia dell'imminente partenza di un anonimo cargo contenente re Silvio e tutta la sua corte al completo, dalle olgettine alle ex consigliere, da lele mora alla brambilla (umilio fido no, i casinò ed i casini di tutto il mondo lo hanno ormai dichiarato persona sgradita).

Visto che il comando del cargo è affidato al noto comandante schettino, si avvertono i bagnanti di non sostare sugli scogli e di preferire passeggiate in montagna.

Fine messaggio.



Fuga romantica

 Anche i burberi caratteri di barbari e di levantini possono essere addolciti dalle disgrazie.

Guardate questo rude marinaio del nord con quanta sofferta dolcezza coccola il marinaretto levantino, vittima anche lui della stessa tragica disfatta elettorale.

Potrà una romantica fuga lenire il loro dolore?

Cacchi loro, basta che se ne vadano.



lunedì 10 giugno 2013

Liguri, popolo di conquistatori

Novelli Cristoro Colombo, i due cavalli di razza della destra ligure hanno scoperto Assemini (CA) e Pomezia (LT).

Non riescono a tornare a Imperia, ma forse è perchè s'è guastato il navigatore satellitare.

Onore ai tronfi eroi del 2000 e dintorni.



domenica 9 giugno 2013

Tormentata attesa per Alemanno

Turbolenta e anche un po' torbida attesa del campione (?) uscente che, nella speranza di essere rieletto, ha pensato di gratificare la città di Roma di un'altra spesa per consulenze talmente urgenti da essere richieste proprio il giorno prima delle elezioni.

E se poi non venisse rieletto quelle consulenze serviranno al nuovo sindaco?

Misteri della strategia dettata dagli spin doctors.





sabato 8 giugno 2013

Ma, porca miseria, rispettatelo almeno un po'!

In fondo anche lui, il ragioniere ligure, è un essere vivente e non si può torturarlo fino a questo punto!

Va bene, sarà fastidioso, sbraiterà troppo, abbaierà troppo, la farà quasi sempre fuori dal vasino, non capirà uno scilipoti di politica, si tratterrà tutte le palanche lasciando gli altri a pane e mortadella, pretenderà che nessuno vada in tv ma poi quotidianamente sei costretto a vedere quella scomposta zazzera ballonzolare sullo schermo tv, però... però...

Azz, non mi viene in mente alcun motivo per sospendere la tortura.

Pazienza, si vede che è il suo destino.



venerdì 7 giugno 2013

Nicole, gioiosa fidanzatina d'Italia!

E chi non vorrebbe per compagna una sensibile gnocca come te che invece di coprirti di orride cravatte o inutili cinture ti regala attraenti zoccole, a sue spese.

Avvertici appena il tuo cuoricino di romantica fanciulla si libererà dall'impegno con culoflaccido, siamo tutti pronti a sfilare davanti a te, innamorati candidati.

Mica per le zoccole... non penserai mica che...

Attendiamo con turgida emozione.



Pompettenfuhrer Silvius ordina

"abbattiamo la Merkel! é un imperativo categorico!"

Dopodiché si è rifugiato nel suo mausoleo, ha chiuso a chiave tutto ciò che era apribile ed ha telefonato al povero Letta jr, nipote di un suo amico del cuore.

E noi italiani assistiamo impotenti (?) alla cloroformizzazione della nostra politica nazionale, sperando sempre nell'arrivo del 7° cavalleggeri.

E' l'attesa che ci snerva, mica la mancanza di quanto ci è stato tolto, tanto per questa estate tutti una dieta dimagrante dovevamo fare.



giovedì 6 giugno 2013

Ma lei, signor ministro, è un uomo d'onore

...e quindi se dice che di ombrello è stato ferito il sindaco di Terni, ombrello iè.

Anche se i komunistacci, come al solito, storcono la bocca.  
Ma lei sa come siamo fatti noi.






Pensieri e parole

"Il mondo non è più comandato dall'uomo ma dal dinero".

Pronunciata da Papa Francesco, onesto ed ascoltato cronista di vita, questa frase comunemente e mestamente pronunciata dall'uomo della strada, acquista finalmente un valore di denuncia e di verità.

I finanzieri e i capitalisti, che per pudore mascherano questa realtà con nomi più algidi ed incomprensibili quali finanza, mercato, economia globale ed altre truffaldine definizioni, ora hanno trovato il loro vero nome: "el dinero".

Non sono più uomini, sono "el dinero", sono il risultato della trasformazione in veleno dell'indispensabile moneta, strumento senza il quale la società tornerebbe alle caverne.

Sono quindi anche il "veleno" e di umano resta loro solo un nome ed un cognome.

Azz... anche Fluck si mette a scrivere i pensierini della sera?

Posta la vignetta, mona!



mercoledì 5 giugno 2013

Alemanno sta facendo incetta...

di sue ormai obsolete fotografie di primo cittadino con tanto di fascia tricolore, unico particolare che riusciva a distinguerlo da un qualsiasi ex ragazzo di borgata di pasoliniana memoria.

Una deprimente sensazione gli impedisce ormai di gustare i succulenti piatti che una volta gli davano quel delizioso abbiocco che regolarmente lo obbligava ad interrompere la giornata lavorativa già verso mezzogiorno.

Rassegnate alemà, c'hai sempre i tanti parenti sistemati che continueranno a dirti "ma quanto sei bravo!".

Forse.



Non tutti i bunga bunga finiscono in gloria

Se il reclutamento delle raffinate signore da invitare alle eleganti cene di villa San Martino viene affidato ad un pokerista fallito come Umilio Fido, non puoi lamentarti se non ti porta sempre nipotine di Mubarak.

Ecchekribbio!







martedì 4 giugno 2013

Avv. Maria Stella Gelmini dixit

 Si, l'avvocato Gelmini laureata a Brescia ma abilitata a Catanzaro, ha realmente sentenziato quanto sotto riportato.

“Anche agli occhi di un profano, di chi non esercita la professione dell’avvocato si palesa l’assurdità delle argomentazioni contenute nelle motivazioni della sentenza Unipol. Non vi è infatti per forza una logica tra 

il fatto che, essendo Berlusconi il capo del Pdl, da lui dovesse partire il benestare alla pubblicazione della
 telefonata Fasssino-Consorte, come sostengono i giudici, ed è inconcepibile leggere nelle motivazioni che ‘non e' credibile, né in generale né tantomeno alla luce di tali affermazioni, che Silvio Berlusconi non fosse stato almeno messo al corrente dal fratello, anche poco prima dell'incontro, dell'intenzione di Favata e Raffaelli di fargli sentire la conversazione’. Per condannare una persona, sappiamo tutti, o perlomeno finora credevamo di sapere, che in un sistema democratico, servono prove, fatti, non supposizioni o verosimiglianze"

Tutti i ladri e gli assassini non colti in flagranza di reato esultano: "vogliamo la Gelmini al Quirinale!"





"E anche per le fidanzate" ha rincarato la sconosciuta signorina Francesca Pascale

Berluska re di Sardegna? movalà!

Si sono aperti i giochi per l'elezione del nuovo Consiglio Regionale della Sardegna.

Sono due ex governatori che si contendono l'onere di guidare questa non sempre felice isola fuori dal disastro economico in cui si trova:

Renato Soru, sardo figlio di sardi, sguardo amichevolmente severo, gradevole eloquio che ti spinge ad ascoltarlo, abile imprenditore presidente della Tiscali, arcigno difensore dei diritti continuamente calpestati della Sardegna e sconfitto alle ultime elezioni regionali da un presidente del Governo centrale che praticamente smise di frequentare palazzo Chigi per scorribandare da Alghero a Villasimius trascinandosi dietro il figlio un po' tonto di un suo commercialista, certo Ugo.

Ugo Cappellacci (e già il cognome non ispira garanzia di qualità), figlio di un commercialista di Silvio, dalla personalità di un tremoriggio (vermiciattolo locale adattissimo come esca per la pesca con ami) che un bel giorno, praticamente a sua insaputa,  si è ritrovato inopinatamente Governatore della Regione Sarda.
Gli ci sono voluti tre anni per capire dove si trovasse e per fare cosa ed il resto del tempo a tenersi avvinghiato alla poltrona e all'ufficio cassa.

Rasputin Silvio, in arte berluska, ha in Sardegna una adeguata quantità di interessi da ritenere che questa Regione non possa assolutamente passare al nemico, soprattutto se si chiama Soru e se ha in testa che le coste sono una ricchezza primaria della Sardegna e che prostituirle ai soliti frequentatori di banche caraibiche non sia proprio un investimento a favore dei sardi.

Vedremo come andrà a finire, ma personalmente ho messo da parte una bottiglia di vermentino di Uri da offrire il giorno in cui Soru tornerà a governare.



lunedì 3 giugno 2013

Silvio, fatti ridare i soldi da Ghedini!

Ho sempre pensato che i "principi del foro" (ma già quel "foro" sa di equivoco) mantenessero una certa eleganza anche quando erano costretti a sbracare dopo aver sbagliato sia cliente che strategia.

Invece che cosa ti combina per l'ennesima volta il lugubre e malinconico avvocato padovano?
Come un qualsiasi leguleio, cosciente di aver combinato qualsiasi cosa ad eccezione del convincere il collegio giudicante dell'innocenza del cliente, si attacca a cose eteree, vaghe, quali l'antipatia dei giudici ed il pregiudizio, senza poterlo dimostrare neanche all'inferno.

Ti sta bene silvio, ma questa volta il tuo avvocato riesce a stare sui coglioni ancor più di te: fatte ridà i soldi indietro!

Tanto valeva piazzare sulla strada che porta al Tribunale cartelloni del genere.




Un capodoglio asmatico

...ingombrante, sbuffante e dall'acre odore di porto troppo inquinato, sta disperatamente tentando di rifarsi dall'arpionata ricevuta una settimana fa' alle elezioni amministrative.

Il suo branco si sta disperdendo, gli esemplari più giovani fanno finta di non conoscerlo, quelli più anziani gli spillano posti ben remunerati a Palazzo mentre lui ormai farnetica minacce e proclami tipo "grida" di manzoniana memoria.

Che dire, che fare?

Niente, aspettiamo che una pietosa baleniera lo porti a riva e che se ne ricavi del buon sapone.

Amen


domenica 2 giugno 2013

Camalli e cammelli

Ci sono i camalli, lavoratori del porto di Genova, ci sono i cammelli, utilissime navi del deserto e poi c'è un avaro genovese over 60 e un po' coglione, che per risparmiare sul traghetto attraversa lo stretto di Messina a nuoto.

Fra i tre esempi è chiara l'utilità dei primi due gruppi, mentre un dubbio, un fortissimo dubbio, sull'utilità dell'esistenza dell'avaro e avido genovese viene confermato dalla sua ultima esternazione.

Ha detto che l'Italia è un cammello con le gobbe sgonfie perso nel deserto e che da un momento all'altro dobbiamo attenderci l'esercito, l'aviazione e la marina che ci bombardano preventivamente per non farci urlare troppo.

In pratica, con lui in circolazione è come convivere con un frate trappista che ogni volta che ti vede ti fa presente, con tono della voce sul lugubre, "aò, aricordete che devi da morì".

Ma va in mona, belìn!







Beppe, il vendicatore senza pietà

Giornalisti Rai avete chiuso: è arrivato, è sceso dal più infame dei carruggi genovesi il più infame dei vendicatori tosti, quelli che non fanno prigionieri ché poi nutrirli con quello che costano il pane e l'acqua non ci arrivi a fine mese.

Salutate le persone care, non avete più scampo.







sabato 1 giugno 2013

Sciagurata leganord

Nata come un movimento celodurista,  puro ed alcolico di protesta contro il Sistema, si è rapidamente stravaccato nel più socialista dei partiti avvinghiati alla greppia.

Ora, nel suo torbido tramonto, ha trovato anche l'occasione per mettere in scena volgari farse a base di tradimenti e vendette.

Grillo non è il solo a mostrare a noi italiani lo squallore sottostante a certe improvvisazioni pseudo politiche.

La politica è forse la scienza delle scienze e ci vogliono cervelli di platino per accedervi con dignitosa competenza, non corde vocali al titanio e fraseologia da camallo.

Ma tant'è, noi italiani abbiamo un cuore grande così ma una memoria piccola piccola.