mercoledì 19 maggio 2010

Quei giorni perduti, in Parlamento...


...quando aspetti con ansia qualcuno che si affacci per una relazione, per una proposta per un vaffanculo, ma le ore passano
con una snervante pigrizia, senza un voto, senza una rissa o un sonnellino.

E allora tu, esausto dei solitari giocati sul PC, senza l'ombra di una mazzetta in giro, sbronzo per le continue incursioni alla bouvette, ti attacchi a qualsiasi giochetto ti propongano.

E c'è sempre il solito furbone in agguato che si prende licenza.

Ma quando rivedremo il Parlamento italiano nuovamente impegnato in sane chiassate invece che nelle solite annoiate votazioni di massa sulle richieste di fiducia?

Boh!

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