lunedì 3 maggio 2010

Caro Fini, non riesco a crederti.


Dopo la tua nota esplosione te ne stai tranquillo in quella stanza, per te buia, che è il PdL.

Giri le TV farfugliando di una tua immarcescibile fedeltà alla linea politica di Dio Silvio, ma pretendendo il diritto, non di dissentire (per carità, sia mai!) ma di poter dire la tua.

E la tua la dici, ogni tanto.

Ad esempio, a proposito delle dimissioni del vice capogruppo alla Camera, on Bocchino, hai detto chiaramente la tua: "non credo che le dimissioni verranno accettate: sarebbe un grave errore poliitico".

Ed infatti il povero Bocchino è rientrato rapidamente nel battaglione dei Peones, lo sguardo basso e la coda tra le gambe.

Hai entusiasmato tutti con la tua sortita, tutti meno che i berlusconiani ed alcuni di noi che nelle tue capacità politiche hanno smesso di credere da tempo.

Posso darti un consiglio da ometto della strada?

Conta quanti seguaci hai, fatti i tuoi bravi gruppi parlamentari e rifonda AN.

Altrimenti, quando Silvio andrà all'ospizio, o comunque fuori dalla politica, tu non servirai più a nessuno, né a sinistra nè a destra.

E il tuo vecchio nemico Umberto sghignazzerà sgangheratamente.

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