Sarcasmo e ironia offerti con grande generosità da vignettisti, autori di satira ed umoristi non hanno minimamente scalfito la corazza con cui il berluska protegge la sua indifferenza al senso del ridicolo.
Ed eccolo qui, a zompettare tra un "gli stacco la spina" ed un voto di fiducia al nuovo governo Monti a cui viene offerta una maggioranza parlamentare forse mai vista, fornita in considerevole parte dal suo stesso partito.
E la gente che aspetta con una certa ansia di sapere quanto gli costerà la riparazione dei danni da lui procurati in questi 17 anni di sua attività politica lo guarda come si fa con un ubriaco molesto, tra una pernacchia ed un vaffa.
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