venerdì 16 aprile 2010

D'Alema e il mondo


D'Alema: lo immagino tranquillamente seduto al timone mentre dalla tuga osserva distaccato la costa sfilargli davanti, il borbottio del piccolo motore marino e il rollio della leggera ultima risacca incitano i suoi neuruni all'unico sforzo a cui sono stati abituati, oniriche visioni di un potere che gli si prostra davanti, senza alcun motivo ma a sua completa disposizione.

Per farla breve, prima ha sognato di gestire Berlusconi e adesso sogna di gestire Fini.

Ha orrore per il mare grosso, il buon Massimino, quello da affrontare con gli spruzzi che si ostinano a sputarti in faccia e onde da prendere con la giusta angolazione e salire, salire fino a precipitare nell'inevitabile fosso che ti attende. E poi ancora e ancora.
La barchetta del PD non può permettersi il placido navigare di una nave ma il nostro amato Massimino non lo vuole ammettere.

Lui pretende di fare il piccolo cabotaggio e non si rende conto di essere invece in alto mare nel bel mezzo di una burrasca.

Per chiudere questa similitudine che ha rotto un po' le balle anche a me, voglio dire questo: il PD sta uscendo da una profonda crisi ed ha capito che per farlo deve darsi una connotazione chiara e decisa, altrimenti ritorna nel limbo dei tanti partitini.
Non può permettersi incomprensibili giochi di astuzia ma ai suoi elettori deve dare in primis certezze sulla sua capacità di gestire il governo del Paese.

Dopo, arriveranno le alleanze e l'alchimia politica, adesso deve ancora dimostrare, non pretendere.

Siamo nelle stesse condizioni di hitler quando spostava a tavolino divisioni e armate che erano state da tempo distrutte.

Questo è quello che, innamorato elettore di sinistra, spero che il PD eviti.

Dobbiamo tornare ad essere forti per nostro merito, per poter fare poi una sana politica di distribuzione della ricchezza.

ps
mi sono fatto prendere la mano... è che ieri sera non ho bevuto la mia solita camomilla alla sambuca.
La mia visione della politica è in diretta comunicazione con gli infantili sogni di giustizia.

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